Felicità è un cotechino caldo

Disperso nelle nebbie del pavese, il paese di Barbianello è noto ai più essenzialmente per un motivo: la presenza del benemerito ristorante Da Roberto, a sua volta celebre per aver dato i natali alla Confraternita del Cotechino Caldo. A distanza di oltre un decennio dalla nostra prima visita (che però non è stata l’ultima!) siamo tornati sul posto per aggiornare la nostra recensione. Diciamolo subito, non molto è cambiato: forse le porzioni sono un po’ più ridotte che in passato, ma l’ottimo rapporto qualità-prezzo resta immutato, così come l’attenzione quasi filologica ai piatti e agli ingredienti del territorio.

Il cotechino è ovviamente protagonista, da solo o come base per sughi e salse, ma non mancano stracotto d’asinopolenta, funghi porcini… La creatività, che pure non manca, si mette invece in gioco nella selezione di vini e liquori, curata amorevolmente bottiglia per bottiglia. Se volete scoprire etichette fuori dal comune come il Loghetto “ammandorlato” dei fratelli Agnes, questo è il posto giusto!

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Chiare, fresche, dolci acque

Una gita sulle rive del Po, di questi tempi, rischia di essere un’esperienza malinconica e struggente, con la portata del fiume più imponente d’Italia ridotta ai minimi storici. Augurandoci che arrivino presto tempi migliori, vale comunque la pena di spingersi fino al ponte di Mezzana Bigli, in provincia di Pavia, se la meta è la piccola locanda Acquadolce: un ristorantino elegante e curato ma informale, dove gli ingredienti della tradizione si sposano con un tocco di creatività e di sperimentazione. I legami con il territorio, naturalmente, non mancano, a partire dal freschissimo fritto di fiume (nella foto) con rane e pesciolini, per continuare con il pesce d’acqua dolce di giornata e il prelibato prosciutto d’oca; nel menu, tuttavia, troviamo anche piatti più elaborati e fantasiosi, come i risotti della casa e i tortelli con cacio, pere e mandorle. Un plauso particolare la merita la cantina, ricca di sorprese locali (Buttafuoco in testa) e non: affidatevi ai consigli del gestore! Abbiamo già detto troppo: per saperne di più non vi resta che sedervi sulla riva del fiume e aspettare la nostra recensione completa.

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Casa Raimondi

Quando una formula è vincente non c’è nessun motivo per cambiarla: così, anche nel mondo della ristorazione, è perfettamente normale che un ristorante rimanga immutato e intoccabile nel tempo. Specie se è un locale tradizionale come l’Agriturismo Raimondi Cominesi, disperso nelle campagne nei pressi di Garlasco: a ben 8 anni dalla nostra ultima visita siamo tornati sul luogo del “delitto” e, oltre a gustare finalmente le celebri costine di maiale per cui il ristorante è giustamente famoso, abbiamo ritrovato tutto esattamente identico a come l’avevamo lasciato. Piatti semplici e genuini, porzioni particolarmente abbondanti (con bis a richiesta), atmosfera conviviale e prezzi alla portata di chiunque: insomma, tutto quanto ci si aspetta da un vero agriturismo. Leggete la nostra recensione aggiornata per tutti i dettagli!

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A passo di lumaca

Quando si parla di cibo, l’effetto sorpresa è spesso purtroppo un fenomeno negativo, nel senso che il ristorante non risponde alle aspettative del cliente in termini di qualità, servizio o prezzi. Ci sono però anche i casi contrari e sono quelli che danno più soddisfazione: nella non troppo ampia casistica possiamo senz’altro inserire la Trattoria Podazzera di Vigevano, in provincia di Pavia. Un locale che dall’esterno si presenta come un fabbricato anonimo (un’ex cascinale) e con una sospetta insegna gialla al neon, ma che nasconde in realtà un piccolo gioiello: un ristorante dall’atmosfera tranquilla e raccolta, dall’originale arredamento vintage, e soprattutto focalizzato sulla cucina di qualità, nel rispetto della tradizione lombarda (ma non solo). L’oca, specialità della vicina Mortara, è uno dei cavalli di battaglia del locale, sotto forma di salumi, di sugo per le tagliatelle artigianali o di prelibata scaloppa di fegato; ma ci sono anche altre prelibatezze, a partire dalle lumache trifolate e dal poco conosciuto figadej, un insaccato di interiora di maiale che si fregia della denominazione De.Co. Non vi resta che consultare la nostra recensione completa per maggiori informazioni… Nel frattempo cogliamo l’occasione per augurare buon Natale e buone feste a tutti!

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Campagna per la Toscana in Italia

Interrompiamo il nostro lungo silenzio per un annuncio importante: habemus fiorentinam! Finalmente siamo riusciti a visitare e recensire il famoso Ristorante dal Toscano di Cergnago, nel cuore della Lomellina: un locale che, tanto per intenderci, vanta prenotazioni per cena da qui fino al mese di aprile. A cosa è dovuto tutto questo entusiasmo? Facile a dirsi: la bistecca alla fiorentina, specialità suprema della cucina, qui mostra tutte le sue qualità in una versione particolarmente succulenta e gustosa. Il resto è contorno, ma che contorno: pappa al pomodorotagliolini al tartufo bianchettopici al ragù di  cinghiale e molto altro. Ne vale davvero la pena, ammesso che si riesca a trovare posto: il consiglio è di puntare sul mezzogiorno, orario appena più abbordabile. Per saperne di più leggete la nostra recensione completa, sperando che sia la prima di una lunga serie anche in un 2017 che fin qui ci ha visto abbastanza inoperosi…

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Varzi ed eventuali

Via di Dentro” potrebbe sembrare un toponimo tratto dal Monopoli, ma basta recarsi nel centro storico di Varzi, grazioso borgo medioevale agli estremi confini della provincia di Pavia, per capirne l’origine. Proprio in questa stretta stradina si può incontrare il Caffè del Centro, anche questo di nome e di fatto: un locale antico, forse addirittura il più antico del paese, da sempre luogo di ritrovo privilegiato della popolazione. Oggi la vecchia locanda si è trasformata in un vero e proprio ristorante il cui menu mescola abilmente i piatti tradizionali (tra cui spicca ovviamente l’immancabile salame di Varzi) e qualche sperimentazione non troppo invasiva. Per saperne di più leggete la nostra recensione completa!

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Scottature in vista

Siete pronti per la prima scottatura della stagione? Non preoccupatevi, niente creme solari e ombrelloni. Parliamo della celebre Sagra della Scottona, in corso per il nono anno consecutivo a Mede, in provincia di Pavia. Chi non l’avesse visitata la scorsa settimana (come noi) ha ancora un weekend per farlo: questa sera (venerdì 26) e sabato 27 giugno dalle 19.30, domenica 28 anche a pranzo dalle 12.30. La scottona, per chi ancora non lo sapesse, non è altro che la mucca più pregiata di un allevamento, al massimo di 16 mesi di età e che non abbia mai partorito: al contadino “scottava” molto doversene liberare, e da qui deriva il suo nome, a noi invece fa molto piacere potercene saziare. La nostra visita dello scorso fine settimana, per fortuna, non ha tradito le attese: ottima la fiorentina da 1 kg (30 euro) così come la costata da 500 grammi. La nostra recensione aggiornata vi guiderà nell’impresa!

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Ma non ce l’hai una casa?

Di ristoranti ricavati da case private ne abbiamo visti parecchi, ma Maurizio Moretti è stato tra i pochi a farne un punto di forza: il suo locale A casa del cuoco a Voghera (provincia di Pavia) punta tutto sull’atmosfera domestica, a partire dalle gigantesche foto d’epoca alle pareti. Eppure la sua cucina non è soltanto tradizionale, ma non disdegna qualche tocco di creatività e fantasia; e, come tutte le opere artistiche, ha risultati un po’ discontinui, dipendenti magari dall’estro e dall’ispirazione del caso. I richiami al territorio comunque non mancano, a partire dai peperoni, una delle “tre P” che contraddistinguono la città di Voghera insieme ai “pazzi”… e la terza andatevela a cercare. Il risultato finale è piacevole e vale senz’altro una visita: leggete la nostra recensione completa per saperne di più!

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Castelli di birra

Gli appuntamenti dedicati alla birra artigianale vanno moltiplicandosi a una tale velocità che anche una manifestazione alla sua terza edizione come Beer Food può già definirsi un classico. Anche perché in brevissimo tempo la rassegna ospitata dal Castello Visconteo di Pavia, da noi già visitata nel 2012 (ecco il reportage completo di quella edizione), si è ulteriormente strutturata dotandosi di un programma fitto di eventi e ampliato anche agli orari serali. Tanto per dire, in occasione dell’inaugurazione di oggi – giovedì 19 giugno – è in programma alle 21.30 un interessante concerto dei Motel Connection, con biglietto d’ingresso a soli 5 euro. Ma Beer Food prosegue fino a domenica 22 giugno, con aperture il venerdì e il sabato dalle 17 e la domenica dalle 15, e con 16 stand di birrifici artigianali da tutta Italia: alcuni celeberrimi come Baladin, Lambrate e Valcavallina, altri meno noti o debuttanti come l’autoctono Balmar, di Sant’Alessio con Vialone. Accanto alla birra numerosi stand gastronomici di vario tipo: ci sono persino un ristorante libanese e una griglieria argentina. Il biglietto d’ingresso costa 4 euro a giornata.

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Mandiamo tutto in vacca

Vi siete persi il primo weekend della Sagra della Scottona? Male, malissimo, ma per vostra fortuna avete ancora una chance a disposizione. Venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 giugno il grande tendone in Piazza della Costituzione, dietro la stazione di Mede (Pavia), tornerà ad accogliere agnolotti, risotti, verdure, dolci e vini dell’Oltrepò, ma soprattutto fiorentine, costate, filetti e ogni tipo di carne di manzo alla griglia. Il tutto per celebrare la scottona: per chi non lo sapesse, una mucca giovane, di età non superiore a 15/16 mesi e mai ingravidata, le cui carni sono particolarmente morbide e tenere. Ovviamente, privarsi un capo di bestiame del genere era (ed è) un grosso smacco per un allevatore, che resta decisamente “scottato” dalla perdita: da qui deriva il termine, o almeno è l’etimologia che ci propongono gli organizzatori. La prendiamo per buona, anche perché buona è sicuramente la carne, come potrete leggere nella recensione delle nostre visite passate. Se siete dalle parti di Mede, dunque, non perdetevi l’appuntamento: venerdì e sabato sera dalle 19.30 a mezzanotte, domenica a pranzo a partire dalle 12.

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