Torino capitale

…del cioccolato, ovviamente. Che il capoluogo piemontese sia la Mecca dei cioccolatai (nel senso buono) lo si sa da tempo ed è anche per questo che Gigi Padovani, insigne giornalista della Stampa e di altri quotidiani e riviste nonché cultore del “cibo degli dei”, ha scelto di raccontarne la storia in CioccolaTorino, l’ultimo libro scritto insieme alla moglie Clara. Nelle 200 pagine del volume trovano spazio oltre 100 botteghe della città e delle immediate vicinanze, ciascuna corredata di indirizzi, elenco delle specialità commercializzate e prezzi di vendita: una guida inedita e imperdibile per chi gironzola sotto la Mole. La prima presentazione ufficiale del libro si terrà questa sera (giovedì 29 aprile alle 21) al Circolo della Stampa di Torino, in corso Stati Uniti 27.

Rimini, Rimini, Rimini

Anche se non avete mai visto un film di Fellini o ascoltato l’omonimo album di De André, vi basterà un giro tra le strette vie del Borgo di San Giuliano per capire che Rimini non è fatta solo di spiagge, turiste tedesche ora tramutatesi in russe e alberghi di quarta categoria. L’antico, e ora quasi spopolato, quartiere di pescatori si è riempito di ristorantini più o meno tipici, tra cui spicca l’Osteria de Borg: una formula riuscitissima che sposa tradizione, ricercatezza e prezzi alla portata di tutti. Non a caso i proprietari hanno aperto altri due locali in città… Per il momento accontentatevi della nostra recensione, decisamente positiva, sul capostipite.

Todos somos necesarios

Anche se notoriamente infallibili e orgogliose di attribuirsi la paternità dei propri giudizi, le Locuste accolgono volentieri e con spirito democratico i pareri altrui (soprattutto quando non corredati da denunce penali). Per questo motivo già da diversi anni il nostro sito ospita la sezione Re-censura, a disposizione di tutti gli utenti per inviare le proprie recensioni dei più fantasmagorici locali italiani o stranieri. Per collaborare basta attenersi al modello riportato nella pagina ed essere quanto più possibile precisi e sintetici: le recensioni, sia pure identificate da un colore di fondo diverso dalle nostre (verde anziché giallo), entreranno nel database del nostro sito. Le ultime due segnalazioni in ordine di tempo ci arrivano dal Friuli-Venezia Giulia, regione ricca di sorprese gastronomiche: la nostra fedele lettrice Alessandra ci parla della Trattoria Da Gianni di Gorizia e dell’Osteria Al Vecchio Stallo di Udine.

Piacere, Piacenza

Mentre i più fortunati di noi rinfrancano lo spirito e il corpo nel corso dell’annuale pranzo delle Locuste per la riapertura estiva del Crotto da Gusto, tutti gli altri possono godersi un appuntamento (quasi) altrettanto soddisfacente: sabato 24 e domenica 25 aprile a Carpaneto Piacentino va in scena infatti la quinta edizione del Gutturnio Festival, attesa manifestazione dedicata a degustazioni, assaggi e specialità del territorio. Nella splendida cornice del Castello Scotti da Vigoleno, protagonista assoluto sarà ancora una volta il Gutturnio frizzante, proposto in tutte le sue forme dai produttori piacentini e dalle cantine della provincia. Non mancheranno spettacoli e intrattenimenti musicali. La manifestazione è aperta sabato dalle 15 alle 22 e domenica dalle 10 alle 22; il biglietto d’ingresso costa 10 euro.

Ho fatto 15!

A Bologna si mangia bene? Certamente sì, ma i bolognesi non lo sanno o non lo ammettono, forse perché abituati troppo bene. Persino un locale come l’Osteria Al 15, che non fa certo molte concessioni al turismo “fai-da-te” (anche perché si trova in una zona piuttosto nascosta del centro storico), è oggetto di dibattito per la sua adesione più o meno sincera alla tradizione della cucina emiliana. Per quanto ci riguarda, quali che siano le intenzioni, il risultato vale assolutamente una visita: il rapporto qualità-prezzo difficilmente battibile, l’abbondanza delle porzioni e finanche la capacità di sperimentare piatti inconsueti come il filetto alla birra sono valori aggiunti che crediamo pochi altri in città possano vantare. Poi che si discuta pure, ma davanti a una bella caraffa di Sangiovese

Gente di pianura

Si apre con una grande mappa della Pianura Padana la mostra Storiae d’Italia. Gualtiero Marchesi e la grande cucina italiana, dedicata a uno dei più celebrati artisti della cucina italiana. Sulla cartina non sono indicati i nomi dei luoghi, ma i prodotti più tipici delle regioni che hanno dato linfa vitale alla cucina di Marchesi: prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano, culatello di Zibello. Proprio le succulente specialità che è possibile gustare all’Osteria Ardenga di Soragna (in provincia di Parma), l’ultimo locale recensito dalle Locuste in ordine di tempo…
Torniamo all’esposizione, inaugurata lo scorso 17 aprile al Castello Sforzesco di Milano alla presenza dello stesso Marchesi: resterà aperta fino al 20 giugno, tutti i giorni, dalle 9.30 alle 17.30. Il grande chef sarà protagonista di alcune performance dal vivo: l’arte di affettare e di affilare i coltelli, la scomposizione del pesce e così via. Non mancheranno convegni, dibattiti e concerti. Il biglietto d’ingresso costa 5 euro.

Ci hanno messo all’Angolo

Dopo anni di inseguimento finalmente siamo riusciti a provare un locale che ci aveva sempre incuriosito per l’atmosfera rustica e genuina, apparentemente sincera: il ristorante Da Giannino – L’Angolo d’Abruzzo (niente a che vedere con il più famoso Giannino) a Milano. Malgrado la posizione centralissima, a due passi da Porta Venezia, il locale mantiene le promesse: cucina e servizio alla buona, prezzi contenuti, l’ideale per una cena in compagnia su livelli qualitativi discreti. Non sarà l’Abruzzo, ma ci si avvicina molto…

Per aspera ad asparagi

Chi ama gli asparagi non può mancare per nessun motivo: sabato 17 aprile a Sanguinetto, in provincia di Verona, è in programma la cena a tema “Degustando l’asparago“, una serie di portate a base di asparago veronese organizzata dalla Condotta Slow Food locale. La cena, che si svolgerà al Ristorante Ilva in via Dossi 145, avrà un costo di 25 euro per i soci Slow Food e 30 euro per tutti gli altri. Un assaggio dei piatti che saranno serviti: risotto con filetto di coniglio, asparago di Verona e cresta croccante di parmigiano; supreme di pollo con fonduta di Monte Veronese e ristretto di punte di asparago di Verona; budinetto di asparago di Verona con galantina di germano reale e salsa di ortiche…

Ad Amor non si comanda

Fermarsi in autogrill e trovare piatti che nulla hanno da invidiare alle creazioni di uno chef stellato: è più o meno questa la sensazione che si prova al Ristorante Ad Amor, che deve il suo nome al titolare Adamo Camedda. Il locale si trova infatti all’ingresso della zona archeologica di Santa Cristina, in provincia di Oristano, frequentatissima anche come semplice area di sosta perché situata proprio a metà strada tra Sassari e Cagliari, lungo la statale intitolata a Carlo Felice. Malgrado la location “popolare”, però, lo chef non si fa scrupolo di proporre una cucina raffinata e misurata anche nelle porzioni, prevalentemente a base di pesce, che merita un assaggio. Nella nostra recensione gli ulteriori particolari.

CK, un marchio di successo

Calvin Klein? No, Cenceddu e Killeddu: dalle loro iniziali deriva il nome del ristorante Cikappa di Oliena (o Ulìana, l’antico nome del paese), che è anche hotel, bar e pizzeria, ma soprattutto è un vero baluardo della gastronomia genuina e tradizionale della provincia di Nuoro. Da qualunque punto di vista lo si voglia guardare, il Cikappa sorprende sempre: prezzi, atmosfera, abbondanza delle porzioni e qualità, tutto concorre a fare di questo locale una sosta ideale per chi si voglia addentrare nel cuore della Sardegna più autentica. Ma la caratteristica più sorprendente è forse la capacità di affiancare, ai capisaldi della tradizione culinaria isolana, piatti unici nel loro genere e introvabili altrove, come il parasambene o il prattu de cassa (a base di selvaggina). Per saperne di più leggete la nostra recensione