Ristoranti mezzi pieni

“Ma quale crisi, i ristoranti sono pieni“: la frase, bisogna dirlo, non ha portato molta fortuna a chi l’ha pronunciata. Ma c’è forse un fondo di verità nelle parole dell’ormai ex presidente del Consiglio? A sentire i ristoratori, lo scorso mese di ottobre sarebbe stato uno dei più sanguinosi degli ultimi anni in termini di crollo delle entrate. Certo, il proliferare di guide gastronomiche sembra dare un segnale contrario, ma attenzione: non è un caso che per il secondo anno consecutivo il Gambero Rosso dia alle stampe la discutibile ma innovativa guida Foodies, con recensioni di paninoteche e pizzerie da 20 euro al massimo. Né può essere una coincidenza il fatto che proprio quest’anno anche Slow Food abbia deciso di “stringere” sul tema dei prezzi, dedicando una maggiore attenzione ai costi dei ristoranti e persino a quelli dei singoli piatti nella sua ultima guida Osterie d’Italia. Insomma: il settore della ristorazione è forse uno dei meno danneggiati dalla crisi, ma è anche quello che dovrebbe fare da traino alla nostra economia, dunque meglio darsi una regolata. E anche per questo la Fipe (federazione dei pubblici esercizi) ha appena stretto un accordo con la Banca di Credito Cooperativo per la creazione di un fondo a condizioni di favore dedicato a chi sceglie di aprire un ristorante o un bar.

1 commento su “Ristoranti mezzi pieni”

  1. Devo dire che questo post mi piace assai! vedrò di procurarmi quanto prima la guida, anche se da Varese esco davvero poco!

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