Resistere, resistere, resistere (e bere)

La “resistenza” e la protesta sociale, negli strani giorni che viviamo, possono assumere i contorni più inaspettati: persino quelli di una fiera vinicola. Non è uno scherzo né una provocazione, perché La Terra Trema nasce – sotto l’egida di un anarchico del vino, e non solo, come Luigi Veronelli – per rappresentare vignaioli e produttori indipendenti, e promuovere l’idea di un’agricoltura di qualità, legata alla tutela del suolo e del lavoro. A certificare le buone intenzioni degli organizzatori, del resto, basterebbe la sede scelta: lo storico centro sociale Leoncavallo di via Watteau a Milano. Per questa edizione, la sesta, sono quasi 100 i vignaioli “duri e puri” partecipanti, per circa 700 etichette in degustazione; gli stand saranno aperti venerdì 23 e sabato 24 novembre dalle 15 alle 22, domenica 25 dalle 13 alle 20, al prezzo di 8 euro (calice e catalogo compresi). Al termine della manifestazione sarà attribuito, in base ai voti dei visitatori, il premio Roncola d’Oro. Ma non c’è solo vino: tutte le sere (a cominciare da giovedì 22) cene a filiera diretta, ossia con prodotti “a chilometro zero”, e poi dibattiti, incontri, proiezioni e spettacoli musicali dalle 22 a tarda notte.

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