Investire in birra

Avete presente quelle idee geniali che, una volta realizzate, portano inevitabilmente a chiedersi: “Ma perché non ci ho pensato prima io”? Ecco, questa è la sensazione che proviamo ogni qual volta ci capita di recarci a Berlino, terra di inesauribile creatività (alla faccia del pregiudizio che vorrebbe i tedeschi monotoni e poco fantasiosi). Anche in questo caso la capitale tedesca ci ha sorpreso con l’incredibile invenzione del Die Berliner Republik, una birreria che sorge sulle rive della Sprea, in una traversa della centralissima Friedrichstrasse: un locale che ha molti meriti, tra cui quelli di restare aperto fino alle 6 del mattino (cucina compresa) e offrire ben 18 tipologie di birra alla spina, ma soprattutto si autodefinisce a buona ragione la Borsa della Birra. Infatti, come potete vedere nella foto e nel video qui sotto, da queste parti i prezzi della birra – e non solo – sono soggetti alla legge della domanda e dell’offerta: più una varietà di birra viene acquistata, più il suo costo aumenta, mentre via via decrescono i prezzi di quelle meno gettonate (minimo e massimo sono prefissati). Un meccanismo che accontenta tutti: i clienti possono costantemente approfittare di sconti e offerte speciali, o almeno credere di averlo fatto, mentre il gestore ha la certezza di smaltire prima o poi anche i fusti di birra meno richiesti… L’idea, già da sola, potrebbe avere sviluppi devastanti, senza parlare di una sua possibile applicazione al cibo, tanto per dare ragione a chi dice che il mondo della finanza è tutto un “magna magna”.Certo, il rovescio della medaglia è dietro l’angolo: le leggi del mercato potrebbero finire per portare alla luce i prodotti più scarsi ed emarginare quelli di maggiore qualità… Ma in fondo non è proprio quello che accade nel fantastico mondo del capitalismo reale?

(n.b. in attesa della recensione completa, vi rimandiamo alla pagina del Die Berliner Republik per foto e dettagli)

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