Amore e olio

“Siamo ai preliminari” recita una delle vignette disegnata da Valerio Marini per la quarta edizione dell’Olio Officina Food Festival. E l’allusione non è casuale, visto che il binomio tra eros e cucina è uno dei temi – non necessariamente il più originale – della manifestazione che apre i battenti giovedì 22 gennaio al Palazzo delle Stelline di Milano, per concludersi sabato 24. Come sempre, la rassegna ideata da Luigi Caricato è occasione per dibattiti, convegni e presentazioni, ma anche per fare il punto sullo stato dell’arte del settore oleario, idea vieppiù interessante in un anno di grave crisi. Si parlerà quindi di argomenti “tecnici” come i blend o gli aspetti nutrizionali dell’olio, ma pure di economia, di comunicazione, di packaging e di arte; e non mancheranno spettacoli ed esibizioni, dal tango alla body art. La grande novità di quest’anno è la “sala sensoriale” in cui, attraverso contributi sonori, visivi, tattili e olfattivi, si potrà vivere a 360 gradi l’esperienza della produzione olearia, dall’oliveto al frantoio. Inutile dire comunque che ciò che più ci interessa sono gli assaggi e le degustazioni: non soltanto di oli italiani classici, ma anche di quelli aromatici, di aceto balsamico e degli oli del Marocco, paese ospite del festival. La manifestazione è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 21 e il costo del biglietto d’ingresso è di 15 euro al giorno per persona.

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