Parigi val bene una messa (a fuoco) – 14

Riprendiamo da dove ci eravamo interrotti: dopo la lunga pausa per le ferie, il viaggio della nostra Reginetta tra i ristoranti di Parigi e dintorni continua. E noi passiamo senza indugi a svelarvi altre prelibatezze della gastronomia francese.

Nella prima foto ecco un perfetto “esemplare” di confit de canard, proveniente dal Restaurant Le Limousin di Versailles. I proprietari sono gli stessi del Café des Arts e dell’Ocean di Le Vésinet, due locali che abbiamo già conosciuto in precedenza; il Limousin, ricavato da un’antica casa su due piani, è situato in posizione centralissima, con vista sulla reggia di Versailles. L’arredamento è quello tipico del bistrot francese, pareti in legno e vecchi dipinti alle pareti. Servizio molto frettoloso e distaccato, decisamente poco cordiale, un po’ come il piatto: poco curato nella forma ma ottimo nella sostanza. Discreta selezione di vini, ma nel complesso il ristorante non lascia il segno. Prezzo medio sui 30 euro.

Proseguiamo tornando a una vecchia conoscenza, il ristorante Au Chien qui Fume, sempre a Versailles: un ristorante gourmand a prezzi accessibili, poco più di 30 euro. Qui vediamo un gustoso cartoccio di St.Pierre al basilico, forse con eccessivo olio ma ben riuscito. Carta dei vini davvero ottima e personale molto attento a consigliare i giusti abbinamenti, in questo caso con un Pessac-Léognan Rochemorin del 2007.

Chiudiamo (per oggi) la nostra carrellata con un altro ristorante di Versailles: il curioso La Cantine de l’Aparthé, locale informale situato nella piazza principale della città. Ai 20 coperti interni se ne aggiungono una trentina all’aperto. L’arredamento si ispira au una mensa scolastica degli anni ’50: caraffe d’acqua a forma di innaffiatoio, disegni di bambini alle pareti, lampade colorate, libri di favole, pennarelli e matite colorate….
Il menù è semplice e propone specialità francesi con un tocco di creatività. Nella prima foto la fresca salade fruiteè (insalta di spinacini fresci con fichi, pomodori secchi e formaggio di capra a pasta molle) e l’originale tartare di orata con mango, cipolla, capperi, aneto e salsina ai frutti rossi, nella seconda il bizzarro carpaccio di capesante con kiwi, zenzero e sorbetto di pomodoro e basilico. Cucina dunque fantasiosa e leggera, a prezzi tra i 20 e i 30 euro.
Per ora è tutto, non dimenticate di visitare la pagina Le Coin de Stéphanie per il riepilogo dei precedenti aggiornamenti!